martedì 3 gennaio 2017

Rivolta nel centro di accoglienza di Venezia per la morte di una ragazza

In un  centro di accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, che ospita quasi 1.500 migranti, è scoppiata una rivolta dopo la morte avvenuta all’interno della struttura di una ragazza ivoriana di 25 anni. La ragazza si era sentita male verso le 8 di ieri mattina, ma i soccorsi sono arrivati solo dopo le 14. Gli operatori del centro, tra i quali due medici e un’infermiera, sono stati costretti a chiudersi dentro gli uffici amministrativi della struttura: intorno a loro i migranti bloccavano le uscite con falò e muri umani. I volontari sono stati liberati intorno alle due grazie all’intervento delle forze dell’ordine che hanno aperto una trattativa con l’aiuto di un mediatore culturale. Solo in mattinata è tornata la calma. Per ore gli operatori sono rimasti chiusi, senza luce e al freddo, in uno dei container all’interno della struttura. Il procuratore della Repubblica, Lucia D’Alessandro ha spiegato che la ragazza è morta in seguito a “una trombo-embolia polmonare bilaterale. Voglio sottolineare  che è interesse della Procura divulgare la causa della morte per evitare che nella popolazione nasca la preoccupazione di possibili malattie ritenute pericolose per altri individui. Per questo motivo stiamo provvedendo a tutti i controlli relativi alle condizioni di salute degli ospiti della struttura”. La ragazza, Sandrine Bakayoko, era in attesa di ricevere una risposta alla sua richiesta d’asilo.



Fonte: http://www.linkabile.it/rivolta-nel-centro-di-accoglienza-di-venezia-per-la-morte-di-una-ragazza/

Nessun commento:

Posta un commento