di ALDO MOLTIFIORI – Verso la fine del XX° secolo comincia a delinearsi un nuovo procedimento; la globalizzazione, la quale dapprima nel campo economico e poi in quello politico distrugge i confini degli Stati e poi ne distrugge il senso stesso per cui sono nati. Ovvero, la promozione e la difesa dei valori distintivi della comunità umana che in quei valori e principi si riconosce. I confini territoriali faticosamente costruiti per difendere quei principi e quei valori prima ancora che gli uomini e le donne che vi si riconoscono vengono distrutti dal feticcio “Globalizzazione” o piegati agli interessi delle multinazionali. Ricordate il cavallo di Troia con il quale i greci aprirono le porte della città di ILO, fino allora inespugnabile? Quel cavallo di Troia è oggi la globalizzazione e quelle mura profanate della città di ILO sono oggi i confini territoriali. La soppressione dei confini territoriali oggi sta producendo le stesse disastrose conseguenze prodotte allora alla città di Troia. DISTRUZIONE E MORTE! Altro che scemenze quali integrazione, fecondazione reciproca, multiculturalismo o più se ne metta. Di TROIA non è rimasto altro che qualche rudere di mura. E dei Troiani tutt’al più possiamo forse accettare la leggenda di Enea, Anchise e Ascanio e niente altro. Dell’Occidente con il trionfo dell’ISIS islamico non rimarrebbe neanche quel rudere!
Le sciocchezze disinformati ve del circuito mediatico, le criminali acquiescenze della classe dirigente politica e la resa sincretistica del clero cattolico romano sono i sottoprodotti della più esplosiva delle miscele distruttive ossia: la chiusura della mente di fronte alle sfide di questo tempo, una totale ignoranza di quello che avviene nel mondo reale, il tutto intriso di una inconsapevole codardia morale e civile. Questo che rivolgo a tutti coloro che hanno la responsabilità di informare, ma anche di formare coscienze e consapevolezze, più che un grido di dolore, è una richiesta di ritorno alla realtà. Si deve abbandonare la superficialità degli slogan che fin ha solo contribuito ad anestetizzare le coscienze del popolo. Occorre ritornare a quel lungo esercizio di ragione, di analisi e di approfondimento solo attraverso i quali si può poi pervenire alla sintesi dei fatti e delle loro cause. Solo dopo sarà possibile comunicare ai cittadini in quanto individuo e in quanto comunità di popolo ciò che realmente sta succedendo che personalmente trasduco così:
Un progetto politico di dominazione totalitaria -Islam- da sempre in guerra contro il mondo, oggi convinto di essere ritornato al rapporto di forze di Medina, ha ripreso ad avanzare contro l’Occidente. Il suo alleato più letale, tanto inconsapevole quanto stolido, è la classe dirigente occidentale, nella quale quella dell’informazione si è assunta il ruolo di anestesista delle coscienze.
Ancora una volta il popolo è solo in questa guerra di sopravvivenza e il Lombardo Veneto è chiamato questa volta non solo al riscatto verso uno Stato dei suoi cittadini e non della Roma imperiale. Questa volta è proprio in gioco la sua sopravvivenza fisica come cittadini e come Comunità. Questo Stato criminale e criminogeno con la distruzione dei confini, intesi come argine alle invasioni, ha creato le condizioni perché un’alluvione possa diventare vero e proprio tsunami. Questo bisogna dire ai cittadini e ai giornalisti voglio dire:
DOVETE ESSERE TUTTI LA FALLACI DI QUESTO SECOLO.
Fonte: http://www.lindipendenzanuova.com/dobbiamo-essere-la-fallaci-di-questo-secolo/
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