In una conferenza stampa, il ministro della cultura e dei beni culturali Dario Franceschini ha proclamato Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
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Ad annunciarlo lo stesso ministro in conferenza stampa e che ha aperto la cerimonia alle 15:00 presso la sala spadolini proprio del Mibact.
Dopo una prima selezione le città finaliste rimaste in lizza erano solo dieci: Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Settimo Torinese, Unione dei Comuni Elimo Ericini e Trento.
Il conferimento del titolo di “capitale delle cultura italiana” è un progetto in linea con l’azione dell’ Unione Europea ovvero il progetto “Capitale Europea della Cultura 2007-2019” un ‘iniziativa nata in seno alla Decisione 1622/2006/CE.
Ogni anno una commissione di sette esperti delle arti e della cultura scelti dal ministero, nomina la città vincitrice di questo ambito premio nazionale.
Quest’anno il team creato ad hoc è stato presieduto dal Prof. Stefano Baia Curioni, che ha esordito dicendo:
Dobbiamo complimentarci con le città e i nuclei diversi che hanno lanciato una sfida grande e comune. All’inizio dei lavori abbiamo iniziato ad interrogarci su come si fa a giudicare una città. Ma questo è impossbile. Perché il nostro giudizio non è un concorso di bellezza. Noi non giudichiamo la bellezza.
Con queste parole ha fatto intendere che è stato davvero arduo riuscire a raggiungere un verdetto perché le città in gara non sono solo belle, ma hanno anche un forte potenziale culturale artistico e la nomina potrebbe essere promotore della macchina creativa territoriale.
Il titolo di “Capitale delle cultura Italiana”, infatti, è un conferimento assegnato ogni anno ad una città della penisola ed ha come obiettivo quello di stimolare una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica, sollecitare le città e i territori a considerare lo sviluppo culturale quale paradigma del proprio progresso economico e di una maggiore coesione sociale, valorizzare i beni culturali e paesaggistici; migliorare i servizi rivolti ai turisti, sviluppare le industrie culturali e creative, favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
La città di Palermo riceverà inoltre un contributo di un milione di euro per perseguire questo progetto.
Questo inatteso premio giunge a completamento di un altro riconoscimento importante ovvero quello di “capitale italiana dei giovani” 2017. Questo potrebbe essere non solo un promotore dello sviluppo culturale del sud ma anche un apripista di attività culturali che possono vedere il capoluogo siciliano come promotore della cultura per tutta la regione Sicilia.
Gabriella Gozzo
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