È di questi giorni l’intervista di Umberto Bossi a Libero in cui attacca Salvini e, in sostanza, difende Silvio Berlusconi. Bossi deve essere innamorato del Silvione nazionale tanto da andare contro il suo partito. L’intervista del così detto Senatur è riassumibile in due punti:
- Salvini è pronto a tutto, anche a distruggere il suo partito, per fare il premier
- senza Forza Italia la Lega non conta nulla
Umberto Bossi è legato al passato e gli si dovrebbe ricordare che quando la Lega era al governo con Forza Italia non ha ottenuto molto, anzi, potremmo dire che alla somma dei fatti la Lega di Bossi è stata una stampella a sostegno dei governi Berlusconi, quello del 2001 e poi quello del 2008.
Ma Matteo Salvini, invece?
Il segretario della Lega Nord sta disegnando una strategia molto interessante e concreta. Sui quotidiani si legge di un Renzi in difficoltà pronto a elezioni subito pur di non andare a congresso con il PD, questa volontà nasce da due motivazioni:
- scegliere i prossimi eletti al parlamento del suo partito
- probabile sconfitta al congresso del partito
Renzi e Salvini si dice abbiano un accordo per andare a elezioni in giugno e con la legge ora in vigore (Italicum rivisto dalla consulta) non si avrebbe una maggioranza certa: i sondaggi indicano un PD a circa il 30% (se avrà una scissione a sinistra scenderà al 20-24%), un M5S al 27%, una Lega al 12%, Fi al 10%, FdI al 4% e poi forse un partito di centro sul 3,5%.
Con questi ipotetici risultati quale governo sarebbe possibile?
Nessuno.
Ecco il colpo di genio di Matteo Salvini per diventare poi presidente del Consiglio: se le cose andassero come sopra descritto la situazione sarebbe complicata e per qualche mese si cercherebbe di fare un governo per l’Italia e Matteo Salvini avrebbe tutte le carte in mano per dettare i tempi e portare a una situazione in cui:
- il Silvione nazionale non conterebbe più nulla con la conseguente fine di FI
- la Lega diverrebbe il primo partito incontrastato del centrodestra
- Matteo Salvini sarebbe automaticamente il leader della coalizione
Giunti a questa situazione, potremmo indicativamente essere a fine 2019, Matteo Salvini farebbe cadere il governo, sostenuto con qualche voto o solo su specifici provvedimenti, e sarebbe libero di correre come presidente del consiglio con tutto il “centrodestra” a seguito.
Se questa fosse la strategia di Matteo Salvini significherebbe solo una cosa: il segretario della Lega Nord è spregiudicato, ma capace di vedere oltre e soprattutto pronto a prendersi la responsabilità del paese.
Bravo Matteo.

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Fonte: https://iltalebano.com/2017/02/03/leroica-scalata-alla-leadeship-ha-gia-un-protagonista/
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