domenica 11 dicembre 2016

RENZI TRAVOLTO, VINCE Il NO! IL PREMIER SE NE VA! SI E’ DIMESSO! IL NORD FA LA DIFFERENZA COL RECORD DI VOTANTI

 

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di ROBERTO BERNARDELLI – Il messaggio è chiaro. Il popolo ha deciso di non volere più il governo dei non eletti,  delle tasse, delle banche, del terrorismo psicologico finanziario…. Il Nord ha segnato il record di affluenze nel paese. Qualcosa ancora è vivo e si ribella al sistema di Roma. La prima volta che Renzi va al voto, che si mette alla prova del consenso elettorale con la “madre di tutte le sue battaglie”, il risultato è chiaro: bastonato!

L’alta affluenza fatta segnare a casa nostra ci dice anche che gli imprenditori, quelli veri, non quelli che omaggiano il premier, che la gente comune, che a fine mese non ci arriva con le idee della Boschi, di Franceschini, di Padoan, e di tutti gli altri, chiede un’alternativa reale, non chiacchierata, per tornare ad avere lavoro, speranza, pensioni, scuola, e tasse più basse. Il NO mentre scriviamo si attesta intorno al 60%, il SI sul 40%.

Il britannico Financial Times, che negli ultimi giorni aveva ripetutamente lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze economiche della vittoria del no in Italia, apriva dopo le 23 di domenica 4 dicembre l’edizione on line con un titolo impietoso: “Dagli exit poll italiani una batosta a Renzi…un risultato che potrebbe portare il primo ministro italiano alle dimissioni” scrivono il corrispondente James Politi ed il collega David Ghiglione ricordano che “benché in passato gli exit poll si siano rivelati inaffidabili in Italia, (i numeri) lasciano intendere che ci sia un ampio margine di sconfitta per il si’ alle riforme sostenute da Renzi. Il premier parlerà al Paese a mezzanotte”.

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E infatti ha parlato. E dice: “Ai leader del No “oneri e onori a iniziare dalla responsabilità di proporre la legge elettorale, ci aspettiamo proposte serie e credibili”. “Io ho perso e lo dico a voce alta. Il No ha vinto in modo straordinariamente netto, ai leader del No le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, nell’interese dell’Italia e degli italiani.  Non ce l’abbiamo fatta, abbiamo ottenuto milioni di voti che sono impressionanti ma insufficienti. Mi assumo tutte le responsabilita’ della sconfitta, dico agli amici del Si’ che ho perso io, non voi. Voi volevate riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica, avete fatto una campagna elettorale casa per casa, voi non avete perso.  Il mio governo finisce qui”. Bene.

E nel frattempo la stampa incalza la sconfitta.  Il britannico Daily Telegraph apre l’edizione on line con il titolo : “In base agli exit poll Matteo Renzi si avvia verso una pesante sconfitta al referendum italiano”. Nel pezzo Barney Handerson ricorda che “l’esito del referendum era seguito attentamente all’estero per vedere se l’Italia sarebbe diventato il prossimo Paese a respingere lo status quo. Il premier Matteo Renzi aveva detto che si sarebbe dimesso se le sue riforme fossero state respinte”. Il sito del quotidiano conservatore ha deciso di seguire con un live la nottata politica italiana.

Ora si scatena la resa dei conti del Pd, il castello di carta può cadere se c’è un’alternativa possibile dall’altra parte fatta di libertà, di autonomia, di sovranità territoriale. Altrimenti si ripete ancora quanto abbiamo visto e subito negli ultimi 25 anni. Il nostro progetto è chiaro e coerente: essere padroni a casa nostra. Chi ci sta? Chi crede in un progetto che non vuole fare dell’Italia il paese del partito unico nazionale ma di partiti che siano la voce del Nord?

 

Presidente Indipendenza Lombarda

 



Fonte: http://www.lindipendenzanuova.com/renzi-travolto-vince-il-no-il-nord-fa-la-differenza-con-record-di-votanti-la-prima-volta-del-premier-alle-urne-il-popolo-lo-bastona/

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